sabato 23 giugno 2007

Ancora sui modelli organizzativi: domande e risposte (seconda puntata)

Proseguiamo a ragionare sui modelli organizzativi aziendali. Ecco una nuova tornata di domande e risposte per aiutarvi a capirne di più.


Le società che non hanno rapporti con la pubblica amministrazione hanno interesse ad ottemperare al D.Lgs 231/01?


Si, in quanto l'applicazione delle sanzioni alle imprese incide direttamente sugli interessi economici dei soci. Nel caso in cui sia commesso un reato per il quale è prevista la responsabilità dell'impresa, legittimamente i soci potrebbero esperire azione di responsabilità nei confronti degli amministratori inerti che, non avendo adottato il modello, abbiano impedito all'Ente di beneficiare del meccanismo di esonero previsto dal D.Lgs 231/01.

Quale sono le tipologie di reati per le quali è possibile ottenere la scriminante adotando i modelli organizzativi previsti dal DLgs 231/01?


Le tipologie di reati per le quali è possibile ottenere la scriminante sono i seguenti:

  • Indebita percezione di erogazioni pubbliche;
  • Truffa ai danni dello Stato o di altro Ente Pubblico;
  • Illegale ripartizione degli utili;
  • Falsità nelle comunicazioni sociali;
  • Operazioni in pregiudizio dei creditori;
  • Formazione fittizia del capitale;
  • Indebita influenza nell'assemblea;
  • Ostacolo all'eserciaio della funzione di pubblica vigilanza;
  • Aggiotaggio;
  • Frode informatica a danno dello Stato o di altro Ente Pubblico;
  • Corruzione;
  • Concussione;
  • Reati in tema di erogazioni pubbliche;
  • Reati contro la personalità individuale;
  • Reati societari.

Di cosa ha bisogno l'azienda per uniformarsi al D.Lgs 231/01?


Per essere esenti da responsabilità le aziende debbono:

  • adottare, prima della commissione del fatto, modelli organizzativi e gestionali idonei a prevenire reati;
  • costituire un organismo dell'ente con compito di vigilare efficacemente sul funzionamento e sull'osservanza di modelli e curare il loro aggiornamento;
  • definire i modelli di organizzazione e gestione;
  • essere in grado di evitare la commissione del reato se non mediante l'elusione fraudolenta dei modelli stessi;
  • individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi tali reati;
  • prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l'attuazione delle decisioni dell'ente in relazione ai reati da prevenire;
  • individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione di reati;
  • prevedere obblighi di informazione nei confronti dell'organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza di modelli e debbono introdurre un sistema disciplinare idonea a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.
Nel prossimo post concluderemo questo primo approfondimento dedicato ai modelli organizzativi. E' un argomento fondamentale per la crescita dell'efficienza aziendale e per il miglioramento della qualità di vita di chi lavora nelle imprese e con le imprese. Ne parleremo spesso nella pagine di questo blog.

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