martedì 19 giugno 2007

Cosa sono i modelli organizzativi: domande e risposte (prima puntata)

E adesso parliamo di modelli organizzativi.


Con l'emanazione del D.Lgs 231/01 tutte le aziende che vogliono lavorare con gli enti pubblici Unione Europea e che comunque vogliono tutelarsi dalla responsabilità d'impresa, sono obbligate ad adeguare il proprio sistema aziendale attraverso la realizzazione di modelli organizzativi secondo quanto definito nel decreto stesso. Possono essere applicati sanzioni pecuniarie e/o sanzioni interdittive. Il termine ultimo è il 31 Ottobre 2005.

Qual'è la normativa di riferimento?


Il D.Lgs 231/01 emanato in data 8 Giugno 2001, recante la "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" ha introdotto la responsabilità in sede penale degli Enti per alcuni reati commessi nell'interesse o a vantaggio degli stessi, da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua organizzazione dotata di autonomia finanziaria o funzionale e da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti sopra indicati. Tale responasabilità si aggiunge a quella delle persona fisica che ha materialmente realizzato il fatto.

Quali innovazioni contiene il D.Lgs 231/01?


Per la prima volta nel nostro paese è introdotta la responsabilità penale delle persone giuridiche. Ciò determina che il Giudice Penale nell'irrogazione di sanzioni interdittive, non dovrà più fondare la propria valutazione sull'eventuale illecito, potendosi limitare a valutare unicamente se l'azienda ha efficacemente ottemperato alla normativa contenuta nel D.Lgs 231/01.

Quali società debbono uniformarsi ai dettami del DLgs 231/01 per evitare sanzioni amministrative e panali in capo all'Ente?


L'art.1, comma 82 della Legge Finanziaria 2005 (Legge n.311 del 30/12/2004, pubblicata in G.U. supplemento ordinario) ha imposto l'adozione obbligatoria dei modelli per gli enti e le società che fruiscono di finanziamenti a carico di bilanci pubblici o dell'Unione Europea (anche sotto forma di esenzioni, incentivi o agevolazioni fiscali) in materia di:

1. avviamento;

2. aggiornamento e formazioni professionale;

3. utilizzazione dei lavoratori;

4. sgravi per personale addetto all'attività produttiva.

Tali soggetti dovranno dotarsi entro e non oltre il 31 Ottobre 2005 di specifiche misure organizzative e di funzionamento del compimento di illeciti nel loro interesse o a loro vantaggio, nel rispetto dei principi previsti dal Decreto 231/01.

Nel prossimo post proseguiamo con le domande e risposte sui modelli organizzativi.



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